Che fine ho fatto?

Nel decalogo del bravo blogger/influencer/social media coso al primo posto c’è scritto:

Pubblica costantemente e frequentemente contenuti

(Il bravo social media coso non è necessariamente uno scrittore e fa uso copioso di avverbi in -ente e rime interne).

Come avrete immaginato non vedendo nuovi post negli ultimi dieci giorni, io un bravo social coso non lo sono e questo per un semplice motivo: il bravo social media coso non ha una vita nel mondo reale.

Io invece ho un lavoro che non mi piace ma mi paga le bollette, sono un padre separato che vedendo il figlio per metà mese cerca di massimizzare il tempo con lui, e vorrei anche scrivere qualcosa nel tempo libero (a proposito, avete dato un’occhiata al mio nuovo libro?).

Tutto questo pippone non è per suscitare compassione, ma per dire che ogni tanto il tempo per fare tutto ciò che voglio non basta e che devo per forza tralasciare qualcosa, che in questo periodo è proprio il blog.

Però ho lo stesso un sacco di idee e progetti in cantiere, alcuni più importanti di altri, alcuni che si realizzeranno mentre altri no, alcuni a breve termine alcuni più lontani nel futuro…

Insomma di roba da raccontare ne ho tanta quindi se vi piace seguirmi abbiate pazienza che mi rifarò vivo presto 😁

Quello che leggo (e scrivo): Digressioni

Come già sapete, scrivo per Digressioni, una rivista trimestrale cartacea di cultura (se non la conoscete questa è un’ottima occasione per acquistarne una copia o abbonarvi). Il desiderio di collaborare con la banda di folli che tiene in piedi questo progetto è nato perché Digressioni rappresenta esattamente la rivista che desidero leggere: snella, curata nella forma e nei contenuti, non settoriale, ma con un’attitudine all’interdisciplinarietà e alle contaminazioni che apprezzo moltissimo. In Digressioni si può trovare tutto, letteratura, scienza, musica, cinema, filosofia… è una rivista fatta da gente curiosa per gente curiosa, scritta per essere letta da non specialisti ma in modo da trattare gli argomenti in modo accurato, stimolando il lettore ad approfondire, aiutato anche dalla bibliografia che accompagna ogni articolo.

Prima di esserne un collaboratore, io sono un affezionato lettore di Digressioni, e ogni numero è per me una fonte di scoperte sempre interessanti.

il numero 10 di Digressioni
il numero 10 di Digressioni

Ogni numero ha un tema specifico, quello dell’ultimo, il 10 è “reti.” Il mio contributo è un breve saggio sulla psicostoria di Isaac Asimov e sulla sua possibile realizzazione pratica attraverso la big data science, altri autori affrontano il tema da punti di vista completamente diversi. Un esempio è l’articolo di Luca Mauceri sull’opera di Alex Grey, artista psichedelico statunitense che mi ha rivelato una sorprendente rete di connessioni.

Alex Grey infatti collabora con una delle mie band preferite, i Tool, e ha realizzato gli artwork dei loro ultimi due dischi, Lateralus, che è composta da strati trasparenti con rappresentato su ogni foglio un diverso lato del corpo umano e 10,00 Days; nonché altre opere ispirate alla loro musica.

una delle immagini dell'artwork di Lateralus
una delle immagini dell’artwork di Lateralus

Ancora più intrigante è il fatto che un dipinto di Grey, Interbeing, è stato usato come copertina nell’edizione Oscar Mondadori del 2004 della Trilogia della Fondazione di Asimov. Io e Luca non ci siamo consultati quando abbiamo deciso gli argomenti da trattare nei nostri contributi alla rivista, ma la nostra sensibilità ci ha portato a scrivere articoli che in qualche modo si completano e arricchiscono l’un l’altro.

"Interbeing" di Alex Grey (credit: www.alexgrey.com)
“Interbeing” di Alex Grey (credit: http://www.alexgrey.com)

La bellezza di digressioni è proprio questa: come in una rete, la somma è maggiore delle singole parti.

Trilogia della Fondazione di Isaac Asimov nell'edizione Oscar del 2004
Trilogia della Fondazione di Isaac Asimov nell’edizione Oscar del 2004

Cervelli in una vasca

Cervello in una vasac

Oggi ho iniziato una nuova collaborazione con gli amici di Italian Directory: niente racconti questa volta, anche se ne scriverò altri del ciclo dei proverbi, ma articoli, brevi saggi su un tema a me caro: il rapporto tra la letteratura e le opere di finzione in genere, e la scienza. In particolare, in questa serie di articoli, commenterò alcune fra le più recenti scoperte scientifiche e tecnologiche rapportandole a quello che la fantascienza ha descritto degli stessi argomenti.

la relazione fra scienza e fantascienza è sempre stata molto stretta: spesso gli scrittori hanno anticipato scoperte avvenute anche molti anni dopo, ma con altrettanta frequenza è accaduto il contrario: nuove teorie scientifiche e ritrovati tecnologici sono serviti da spunto per realizzare romanzi, fumetti e film.

L’influenza della fantascienza però si estende anche in altri campi del sapere umano, come per esempio nella filosofia; in questo primo articolo, Viviamo in una simulazione? scrivo anche di questo, cioè delle implicazioni filosofiche della cosiddetta ipotesi della simulazione, la teoria secondo cui la nostra realtà e tutto l’universo in cui viviamo non sono altro che una sofisticatissima simulazione creata da un computer ultrapotente.

In questo post non vi rovinerò la sorpresa anticipandovi quello che c’è nell’articolo – altrimenti che l’avrei scritto a fare? – però vorrei aggiungere qualcosa, citandovi in ordine sparso qualcuna delle opere di finzione che mi hanno stimolato nella scrittura. Non sono tutte e non tutte trattano il concetto di simulazione in senso stretto, ma in qualche modo sono collegate alla domanda: cos’è la realtà?

Se volte suggerirne altre, sotto coi commenti!

Libri

Philip K. Dick – Labirinto di Morte

Philip K. Dick – Tempo fuor di sesto

Ernest Kline – Ready, Player One

Film e animazione

Matrix (solo il primo però, gli altri fanno schifo)

EXistenZ

The Truman Show

Inception

Sword Art Online

Musica

Muse – Simulation Theory