La saggezza popolare è sempre fonte di ispirazione, e questi racconti sono una mia personale interpretazione di alcuni famosi proverbi. Sono tutti diversi fra loro, per stile, genere e tematica; l’unica cosa che li accomuna è proprio il fatto che ciascuno trae origine da un proverbio.
Grazie a Italian Directory perché li ospita tra le sue pagine.
Chi va con lo zoppo… (2018)

Quante volte usiamo detti popolari, saggezze antiche condensate in una breve frase? Giandomenico è il bizzarro protagonista del racconto, che si pone un quesito sul significato di un proverbio come fosse una teoria scientifica e cerca le prove della sua validità. La scelta dello stile narrativo è efficace per caratterizzare il personaggio principale e contrapporlo al personaggio che incontrerà, la storia si svolge in un luogo qualunque, una domenica mattina.
Il Lupo perde il pelo ma non il vizio (2018)

Un racconto che si spinge al confine tra mondo reale e mondo fantastico, per parodiare alcuni comportamenti dell’essere umano, mostrandone i limiti e i punti di forza che si svelano di fronte alle nostre più grandi e arcaiche paure: la notte, i predatori, il non essere accettati.
Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace (2019)

Terza puntata dei racconti ispirati ai proverbi, questa volta a tema: bello, cos’è?
E chi è così saggio per definire la bellezza?
questa volta il racconto ci proietta in uno scenario fantascientifico ma alla fine non così improbabile.
Rosso di sera bel tempo si spera (2019)

Con i racconti sui proverbi mi sono sempre divertito a sperimentare e con questo ho provato a osare ancora di più: è un esperimento non solo dal punto di vista stilistico, scritto al presente e in prima persona, con un linguaggio che non avevo mai usato prima; ma anche sui temi e i contenuti. Come al solito il proverbio è una suggestione, un’immagine di partenza che ho usato per scriver una storia… beh, una storia che un po’ ha stupito anche me. Buona lettura!